01-07-2015

AZL Architects e la Nanjing Wanjing Garden Chapel

AZL Architects,

Yao Li,

Cina,

Chiese & Cimiteri,

Legno,

Declinando il tema della facciata architettonica come limite e luogo di incontro tra interno ed esterno, AZL Architects ha ultimato la Nanjing Wanjing Garden Chapel in Cina. L’impronta estremamente leggera data da AZL Architects fa della Nanjing Wanjing Garden Chapel l’esempio di un nuovo linguaggio nell’architettura religiosa.



AZL Architects e la Nanjing Wanjing Garden Chapel

E’ chiamata Nanjing Wanjing Garden Chapel l’ultima realizzazione dello studio cinese AZL Architects, che sorge a Nanjing, nell’est della Cina, all’interno del Wanjing Garden sulle rive dell’omonimo fiume. Nell’armonia perfetta tra specchio d’acqua e vegetazione AZL Architects inserisce un’architettura dotata di grande leggerezza, costruita in legno sulla base di pochi rigorosi principi geometrici.
La Nanjing Wanjing Garden Chapel è una chiesa a pianta centrale, in cui nell’area esterna quadrata  di 14 metri di lato è inscritta un’area ottagonale che ospita la sala delle celebrazioni. La struttura interamente in legno è sormontata da una copertura a falde rovesciate che disegna un volume di grande vigore espressivo. Le facciate esterne, che risultano compatte in lontananza, si mostrano permeabili e leggere man mano che ci si avvicina all’edificio: pareti frangisole a tavole di legno verticali di 30 cm di larghezza, unite tra loro da elementi metallici, delimitano una zona filtro, un deambulatorio che percorre l’intero perimetro e sul quale si aprono gli ingressi verso l’esterno e quelli verso l’interno. La direzione di accesso alla cappella è diagonale e nasce dalle due porte posizionate sull’angolo ovest, proseguendo lungo la linea disegnata dal lucernario della sala delle celebrazioni, che costituisce l’asse di simmetria dell’intera chiesa. La decisione di orientare la navata secondo la diagonale del quadrato in pianta falsa le proporzioni della cappella, che invece è un quadrato perfetto.

La navata unica con i banchi per i fedeli e l’ambone sono rivolti verso la croce posta sulla parete est. L’intero ambiente, anche i pochi arredi in legno, sono dipinti di un unico colore, il bianco. Nessun elemento decorativo distingue un lato della cappella dall’altro o ne interrompe la perfetta simmetria, al punto che la copertura a travi in legno a vista, anch’essa verniciata di bianco, si interpreta come una concessione estetica. Lo sguardo punta allora immediatamente verso l’alto, da cui proviene la luce diretta, quella naturale che filtra dal lucernario, disegnato come una perfetta incisione nel tetto (ancora di 30 cm), e quella artificiale che lì concentra i propri fari. Il bianco delle superfici è anche funzionale alla sua rifrazione, assicurando in ogni punto la piena illuminazione.


La luce naturale entra nell’agape sacra anche dai tagli angolari a quota di terra disegnati nelle pareti, chiusi riproponendo gli stessi frangisole in legno più esterni. In linea con i principi del progetto, non parliamo di un vezzo decorativo, ma piuttosto del tentativo di stabilire un lessico di mediazione tra le storiche cappelle in muratura e le più contemporanee cappelle vetrate, tra l’esclusione del mondo esterno e la totale immersione in esso.

Mara Corradi

Architects: Zhang Lei / AZL architects
Project Team: Zhang Lei, Wang Ying, Jin Xin, Cao Yongshan, Hang Xiaomeng, Huang Longhui
Location: Nanjing, Jiangsu Province, China
Collaborator: ADI-NJU
Project Area: 200 sqm
Project year: 2014 
Façade with wooden brise-soleils
Structure in steel and timber
Photographs: Yao Li

www.azlarchitects.com


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