08-09-2017

Documenta14 Kassel. Le impressioni di Floornature - parte 2

Paolo Schianchi, Christiane Bürklein,

Kassel, Germania,

Mostre,

Mostra, documenta14,

Completiamo il nostro giro a Kassel con i nuovi luoghi scelti dal team curatoriale di documenta14.



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Documenta14 Kassel. Le impressioni di Floornature - parte 2 Completiamo il nostro giro a Kassel con i nuovi luoghi scelti dal team curatoriale di documenta14. Più che nelle edizioni precedenti della grande mostra di arte contemporanea le location hanno avuto un ruolo cruciale e politico nel racconto espositivo. 


Quest'anno a Kassel come luoghi di documenta14 si sono aggiunti dei musei cittadini, dove abbiamo trovato alcune piacevoli sorprese, tra cui l'olandese Hans Eijkelboom che regala una nuova dimensione alla street photography, raggruppando foto in tableau tematici (per esempio giacca bianca o dorso nudo). 
Addentrarci nei musei, oltre ad apprezzare le loro collezioni, si sono trovate interessanti opere. Tra questi la nuova Grimmwelt dove perdersi tra parole e fiabe, oppure il Museo della cultura sepolcrale, che tratta un tema difficile come la morte con grande garbo. Inoltre hanno aperto le loro porte ai visitatori di documenta14 lo Stadtmuseum e il Hessisches Landesmuseum, il cui racconto del territorio e della cultura materiale catturano l'attenzione quasi più delle opere d'arte.
Altre location “new entry” sono la stazione ferroviara sotterranea e la nuova posta centrale, chiamata “Neue Neue Galerie”. Qui abbiamo trovato ciò che ci si aspetta da documenta: arte contemporanea, graffiante e toccante. Nell'edificio brutalista l'uso del digitale non pare un'eresia, ma un mezzo artistico funzionale per capire il mondo. Tra questi il contributo di Forensic Architecture di Eyal Weizman su una serie di assassini a sfondo razzista in Germania.
La tenda realizzata con crani di renne abbattuti per decreto statale, opera dell'artista sami Máret Ånne Sara, racconta anch'essa un fatto politico, ovvero il conflitto tra la cultura nomade sami e il governo norvegese. Mentre la proiezione video gigantesca di Theo Eshetus, su un banner del museo etnologico di Berlino-Dalhem, fonde visi reali con quelli della pubblicità, usando quindi i registri della stratificazione creativa o web creativity che contrassegna il nostro mondo, ma che solo in rari casi è stata accolta dai curatori di documenta14.
In effetti, una delle nostre perplessità è proprio la grande assenza di realtà virtuale o aumentata in documenta14. Sicuramente un gesto curatoriale chiaro, contro la bolla digitale in cui viviamo, però esclude una moltitudine di nuovi e attuali modi espressivi. A maggior ragione quando molte delle opere esposte non potevano essere capite se non grazie alle didascalie, cosa che non depone di certo a favore dell'arte quale motore di cambiamento culturale. Cosa che invece ci si era auspicato nel lontano 1955, quando la creazione di documenta in una città distrutta dalla guerra come Kassel doveva dare nuovi input dopo la catastrofe. Non a caso l'opera di Hiwa K allo Stadtmuseum accosta Aleppo a Kassel.
Ora non ci resta che aspettare 5 anni per vedere come e da chi l'arte contemporanea sarà interpretata nel 2022.

Christiane Bürklein

documenta14  Learning from Athens
Atene, Grecia dal 18 aprile al 16 luglio 2017
Kassel, Germania dal 10 giugno al 17 settembre 2017
Direttore artistico: Adam Szymczyk
Immagini: courtesy of documenta14, © Paolo Schianchi, © Christiane Bürklein
Ulteriori informazioni: http://www.documenta14.de/

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