Rispettando tradizioni e simbologie, l’architettura contemporanea coreana si rifà a quella tradizionale. L’abitazione chiamata curving house, progetto dello studio Joho Architecture, realizza una forma innovativa e sorprendente rileggendo le principali regole di ventilazione e illuminazione naturale delle storiche residenze coreane. Al centro le scelte dei rivestimenti di facciata, dove il mattone color cenere si fonde all’acciaio ultrariflettente.
La curving house progettata dallo studio Joho Architecture nella Corea del Sud è un’architettura dall’aspetto contemporaneo per l’uso di materiali come il cemento e l’acciaio, ma profondamente legata alla tradizione per le scelte di forma e per la cura verso la relazione con l’intorno. Molti elementi compositivi infatti riprendono antichi insegnamenti che si ritrovano nella casa tradizionale.La cultura coreana crede nella forza benefica della configurazione topografica di un luogo. Alla ricerca dell’equilibrio, l’architettura tradizionale è solitamente rivolta verso sud affinché la facciata principale riceva la maggiore quantità di luce solare disponibile. Seguendo questa regola, Joho architecture ha privilegiato la vista verso la valle del fiume Jeongpyong, erigendo a sud il fronte principale della nuova abitazione.
Altro elemento storico, la forma curva del tetto è in questa abitazione un segno alla ricerca della migliore integrazione tra costruito e naturale, tra architettura e volta celeste. La linea curva che si ritrova anche in pianta e che contraddistingue la facciata sud, rilegge i profili delle montagne che sono reinterpretati dall’artificio architettonico. Cielo e terra sono così ugualmente uniti all’uomo grazie all’abbraccio dell’architettura.
Poggiante su imponenti pilotis in cemento, che liberano la pianta dei livelli superiori dai confini stabiliti dal lotto, la casa si eleva dal terreno imitando ancora una volta le costruzioni tradizionali: esse godevano dei vantaggi dei flussi d’aria alla base dell’abitazione per il raffrescamento nei mesi estivi. L’isolamento nei mesi invernali è stato invece risolto da una spessa soletta di lastre di cemento.
Altro elemento che oggi fa parte dei dettami della green architecture e che i progettisti hanno invece tratto dalla storia è la creazione di correnti d’aria fresca nell’abitazione, grazie all’attenta disposizione di finestre e porte scorrevoli tra gli ambienti che assicurano la ventilazione naturale in senso orizzontale e verticale. A completamento di ciò sono stati disegnati alcuni lucernari sulla copertura che non solo assicurano un buon ricambio d’aria, ma catturano abbondante luce solare che riduce il fabbisogno di energia elettrica.
Tra gli elementi più significativi di questo progetto è sicuramente il rivestimento esterno, in parte realizzato in mattoni color cenere e in parte in lastre di acciaio inossidabile altamente riflettente. I mattoni a vista, disposti seguendo la curva del prospetto sud, con un’inclinazione variabile da 0° a 25°, descrivono il movimento della luce naturale che sulla facciata compie il viaggio da est a ovest. Dove il prospetto rientra rispetto ai bordi esterni della casa, si trovano i rivestimenti verticali in acciaio che, riflettendo con una leggera distorsione tutto il paesaggio circostante, contribuiscono alla mimesi tra artificio e natura.
Il grande volume abitativo si legge così leggero e quasi fluttuante, mentre si confonde con la vegetazione pur senza sparire, mantenendo invece la propria identità progettuale e il proprio valore come elemento costruito.
Mara Corradi
Progetto: Jeonghoon LEE (JOHO Architecture, Il-Sang Yoon, Gae-hee Cho)
Committente: Im-jeong Choi
Luogo: 678-2, Sinbong-dong, Suji-gu, Yongin-si, Gyeonggi-do (Corea del Sud)
Superficie utile lorda: 140,57 mq
Area del lotto: 529 mq
Inizio Progetto:
Fine lavori: 2012
Impresa costruttrice: Dong-jin Chea (DL donglim construction)
Copertura in cemento, isolante, vernice isolante
Struttura in cemento a vista
Rivestimento esterno in mattoni e acciaio inossidabile
Pavimento in legno
Fotografie: © Sun Namgoong
www.koz.fr
