19-08-2015
Koyasan Guest House di Alphaville in Giappone
Lo studio di Kyoto Alphaville riceve l’incarico di progettare una piccola guest house a conduzione familiare a Koysan, un paese di 3000 abitanti nella prefettura di Wakayama, nel centro del Giappone. La setta buddista di Shingon considera questa una terra sacra, come testimonia la presenza del celebre tempio Kongobu-ji. La Koysan Guest House si trova nel centro del paese, lungo uno dei percorsi che conducono i turisti al tempio ed esternamente si inserisce appieno nel paesaggio urbano, con la sua struttura in legno a un solo piano e l’ampio tetto a due falde.
Dall’esterno è possibile immaginare la vitalità della guest house, grazie alle aperture basse e strette realizzate nel punto di colmo della copertura, che seguono l’asse longitudinale dell’edificio. Gli ingressi non sono su fronte strada, ma laterali e con portone scorrevoli, proprio come quelli dei garage o delle rimesse. Anche gli interni della Koyasan Guest House sono piuttosto ispirati all’architettura agricola, con un corridoio centrale che conduce ai ricoveri dalle dimensioni minime, ma estremamente ordinati e accoglienti. Oltre il portone d’ingresso, diviso in due aree dal corridoio delimitato da una serie di esili pilastri a tutta altezza, si trova il soggiorno, con il bancone della cucina da un lato, in cui i proprietari preparano i pasti, e tavoli, sedute e poltrone per il relax degli ospiti dall’altro lato. La separazione funzionale dei due spazi è rimarcata solo dal serrato ritmo dei pilastri, che realizzano l’effetto di una tenda, in grado di dividere l’ambiente in due senza interrompere la visione spaziale.
I pilastri si interrompono alla presenza dei muri, che segnano il confine tra l’area semipubblica e quella privata delle camere e dei servizi. La soluzione adottata nel ridotto spazio disponibile è quella di creare delle cellule abitative minime, ispirate senz’altro al Metabolismo giapponese, ma attualizzate al Giappone di oggi, quello che predilige i legni chiari, le superfici naturali e gli spazi luminosi. Secondo tale principio sono progettati tutti gli interni, con un’alternanza tra legni chiari e superfici dipinte di bianco, illuminate dalla luce proveniente dalle finestre alte della copertura e da faretti discreti che si mimetizzano nel telaio strutturale.
In sezione la zona delle camere e dei servizi ricorda le facciate di una città ordinata e pulita, dalle cui ampie aperture illuminate si intuisce la vita all’interno.
Mara Corradi
Architects: Alphaville (Kentaro Takeguchi + Asako Yamamoto)
Project team: Tomohisa Koike
Structural engineer: Takashi Manda
Location: Koyasan (Japan)
Site area: 137.26 sqm
Building area: 96 sqm
Total floor area: 96 sqm
Structure system: 2x4 (inch) wooden structure
Major materials: galvanized steel sheet, aluminum windows, concrete, plaster board, 2x4 (inch) wooden structure (45 cm pitch interval), 2x4 (inch) wooden furniture
Main contractor: Kimuko Co.
Facility: [eight] capsule-style rooms, [one] double-bed rooms, [two] double-bed & loft-bed rooms,[two] toilets (shared), [two] shower rooms (shared)
Bathroom equippment: SANWA COMPANY, Ltd.
Ceramics: SANWA COMPANY, Ltd.
Lights: IKEA
Doors/Windows: LIXIL Corporation (TOSTEM)
Roof: JFE Galvanizing & Coating Co., Ltd.
Facade elements: JFE Galvanizing & Coating Co., Ltd.
Photographer: Toshiyuki Yano
http://a-ville.net/
koyasanguesthouse.com
Daylight Spaces 2014 Award
http://www.donau-uni.ac.at/de/aktuell/presse/archiv/21453/index.php
IAI Design Award 2014
http://en.iai-ap.org/Design-Contests/Winners-List.asp?id=9&class_id=5
Japan Commercial Environmental Design Award 2013
http://www.jcd.or.jp/designaward_2013/01-english.html