03-06-2016

Palazzi di Parole

Con la produzione di "Palazzi di Parole" l'artista Nicolò Quirico descrive una contaminazione tra ciò che vediamo della città e ciò che invece essa custodisce nei suoi edifici, rivoluzionando la fotografia di paesaggio e la percezione stessa delle città scelte.



Palazzi di Parole Con la produzione di "Palazzi di Parole" l'artista Nicolò Quirico descrive una contaminazione tra ciò che vediamo della città e ciò che invece essa custodisce nei suoi edifici, rivoluzionando la fotografia di paesaggio e la percezione stessa delle città scelte. 

"Palazzi di Parole"  nasce dalla riflessione del fotografo di architettura e artista Nicolò Quirico sulle  città attuali, che tendono ad essere sempre più simili e impersonali, mettendo da parte la loro componente indispensabile, gli abitanti, con le loro vite e le loro voci. 
Fotografie di palazzi storici si alternano a quelle di edifici apparentemente senza importanza. Il discriminante non è la particolarità architettonica, il ruolo nella storia o l'estetica. Quirico sceglie questi soggetti di architettura così diversi tra loro per porli su un piano comune:  tutti sono stati attraversati dalla dinamicità della vita umana, tutti loro hanno in sè la sua eco. 
Il fotografo, con un'ipotetica "macchina ecofotografica", rende visibili le parole che riecheggiano nel tempo tra quelle mura. Il risultato è una fotografia di architetture e pensieri mescolati, prodotta con un particolare stratagemma. Quirico stampa le fotografie dei palazzi su uno strato a collage di pagine di libri, appartenenti agli anni di costruzione dell'opera scelta, conferendogli una dinamicità anche materica.  Questa ulteriore manipolazione pone l'opera di Nicolò  Quirico a cavallo tra la fotografia di architettura e l'arte visiva, senza, però, perdere il focus sullo scopo principale. 
Genova, Milano, Londra vengono, infatti, ritratte attraverso questa lente speciale, per portare alla luce un punto di vista innovativo sia sul reportage di architettura, che sulla realtà delle grandi città contemporanee. Un  appello, quello del fotografo Nicolò Quirico, ad architetti e urbanisti che operano sulle metropoli, nel ripensarle attraverso uno sguardo più "umano" e progettare luoghi che abbiano una relazione con chi li vive.
Lo Spazio Seicentro di Milano ha dedicato una mostra a Nicolò Quirico nel 2013, dal titolo "Complicità sovrapposte - Palazzi di Parole". Nell'ambito dell'evento si sono svolti incontri con personalità appartenenti al mondo della fotografia e dell'arte, della filosofia e della politica, in un'ottica di dibattito multidisciplinare con l'architettura come sfondo. Questo conferma la complessità  delle opere di fotografia prodotte dal Nicolò Quirico, puntando i riflettori sul ruolo dell'arte nella comprensione e trasformazione delle città dei nostri giorni. 

Barbara Esposito

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