Una mostra allestita per il Madrid Design Festival, ora in corso, mette a fuoco un periodo fino a oggi misconosciuto della creatività spagnola tra gli anni Cinquanta e la fine dei Sessanta, quando un manipolo di progettisti decise di importare le forme della modernità in una nazione ancorata al passato. Per farlo si servì della ceramica.
A Madrid gli architetti dello studio ARQUID hanno ristrutturato un vecchio bazar. Una preesistenza che rinasce come Restaurant La Más Rica, offrendo una fusione tra la cultura marittima della Galizia con lo stile più industriale in cui si inserisce il progetto, ovvero la cornice storica del quartiere di Chamberí.
Lo studio di architettura spagnolo ARQUID ha trasformato un vecchio magazzino industriale di Madrid nei suoi nuovi uffici. FICUS OFFICE, questo il nome, parte da una pianta di fico che diventa il cuore dello spazio e del design. Il tutto per un ambiente lavorativo sano ed efficiente che sostiene la creatività e il benessere di chi vi lavora.
Enrique Espinosa e Lys Villalba lavorano al progetto di una casa che racconta il tema della migrazione tra città e campagna in Spagna. A Cercedilla, piccolo comune nei pressi di Madrid, gli architetti intervengono su un’abitazione degli anni Settanta del Novecento per farne un manifesto della vita contemporanea.
Educan è un'architettura educativa in cui cani, umani e altre specie coesistono e imparano insieme. Il progetto di Espinosa+Villalba dimostra come gli edifici rurali, solitamente relegati ai margini della disciplina, possano diventare campi eccezionali di innovazione.
Il gruppo LuzInterruptus ha creato per LuzMadrid, il Festival Internazionale della Luce di Madrid, Life Lingers On Blank Pages, un’installazione luminosa dal forte impatto visivo ed emotivo. Luce e vento, ma anche la pioggia, sono stati gli ingredienti per un’indagine artistica sulla libertà di parola.
Durante i mesi di febbraio e marzo la città di Madrid ospiterà la quinta edizione del Madrid Design Festival, celebrando i suoi primi cinque anni con un modello espositivo aperto e inclusivo. Insomma, una vetrina e uno spazio di incontro per la bellezza e la riflessione. Il Festival vede la partecipazione di 637 professionisti con 41 mostre, più di 200 attività e 7 installazioni.
Il progetto del padiglione per la fiera internazionale del turismo FIRTUR di Madrid realizzato dallo studio spagnolo EQUIPO 01 si ispira al prezioso patrimonio architettonico e culturale della rete di hotel Paradores Nacionales. Lo stand interamente riciclabile che mira ad un’impronta di carbonio zero è stato insignito di un riconoscimento per la sua sostenibilità.
L’ultimo progetto del collettivo creativo madrileno Boa Mistura in collaborazione con l’artista portoricano Myke Towers è diviso tra 6 paesi e mira a materializzare quei legami invisibili come l’arte, la musica, lo sport che collegano persone e luoghi al di là delle differenze culturali, razziali o sociali.
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