25-06-2021

AOE ha realizzato il primo centro di scambio culturale sino-italiano a Chengdu in Cina

AOE,

Arch-exist Photography,

Chengdu, China,

Cultural Center,

Lo studio d'architettura cinese AOE ha realizzato un centro d'arte dedicato allo scambio culturale sino-italiano nei pressi della città di Chengdu. La singolare struttura architettonica unisce elementi ripresi dalle antiche arene romane con disegni contemporanei ritagliati da forme circolari, mentre gli interni sono dominati da un'atmosfera quasi sacra, grazie all'onnipresenza del bianco, all'ampiezza degli spazi, alle aperture ad arco, alle colonne e alle ampie vetrate che guardano sull'ambiente naturale circostante. Nell'architettura si incontrano due poli contrapposti, a oriente e occidente, dedicati alle rispettive culture e uniti simbolicamente da due percorsi, come le due Vie della Seta, sulla terra e sull'acqua.



AOE ha realizzato il primo centro di scambio culturale sino-italiano a Chengdu in Cina

AOE è uno studio d'architettura cinese con sede a Pechino che di recente ha ultimato la realizzazione di una particolare architettura a 36 km dalla città di Chengdu. L'edificio è un centro culturale votato all'incontro e allo scambio tra Italia e Cina che si contestualizza in un ambiente naturale al limitare di una grande foresta protetta.

La singolarità del Sino-Italian Cultural Exchange City Reception Center è data dalla presenza di due poli opposti, separati da uno specchio d'acqua e ispirati allo stereotipo delle relative culture e nazioni. La parte cinese, preesistente e posta a oriente, ha un tetto spiovente a due falde ed è di dimensioni ridotte, nonché nascosta allo sguardo da una grande foresta di bambù. La parte italiana, di maggior rilevanza, è posta a occidente e trae ispirazione dalle antiche arene romane e dall'idea di piazza, riportata in pianta attraverso la figura del cerchio replicata dieci volte. Le circonferenze disegnano sia gli spazi interni, contenuti nelle intersezioni tra esse, sia quelli esterni, che diventano cortili e piazze conviviali. Tra queste spicca la più ampia, adornata con archi costruiti in pietra, secondo la più autentica tradizione dell'architettura classica romana. Un cortile posteriore, rivolto verso la foresta, ospita invece quattro colonne con capitelli dorici.

Gli interni del centro disegnato da AOE sono immersi nel bianco più totale che conferisce agli spazi un aspetto sacro, anche grazie alle forme circolari, ampie e luminose degli ambienti. Grandi vetrate cingono le pareti esterne del centro, non solo per permettere alla luce di fluire e riflettersi sul candore interno, ma anche per rendere la natura parte integrante delle esposizioni artistiche organizzate dal centro. Gli architetti raccontano la scelta di illuminare gli interni con luce naturale diretta dall'alto, per "creare armonia tra architettura e natura". AOE prosegue raccontando l'attenzione ecologica dovuta e resa possibile attraverso una serie di espedienti, come l'introduzione di vegetazione a coprire diversi livelli esterni, oppure l'uso di ventilazione passiva per incanalare la corrente d'aria in maniera intelligente all'interno dell'edificio. Questi accorgimenti, assieme alle ampie vetrate fanno sì che "l'edificio riunisca in modo organico gli elementi naturali di luce, paesaggio e vento, consentendo così alle persone di percepire e coesistere con l'ambiente naturale circostante quando sono nell'edificio" .

Il Sino-Italian Cultural Exchange City Reception Center è suddiviso su tre diverse altezze: sale dall’area d'ingresso allo spazio interno espositivo, per poi variare di nuovo da una sala all'altra la quota del pavimento, andando quindi a creare grande dinamismo tra gli ambienti. La copertura del centro è interamente visitabile.Vi si accede da una scalinata che fiancheggia gli archi romani nella piazza principale e ospita a un estremo un piccolo giardino zen ricavato dalla forma circolare del volume sottostante. Al centro del terrazzo si trova poi una costruzione immacolata, scoperta, sempre circolare e adornata di archi a tutto tondo, che ricalca un tempietto neoclassico riletto però secondo il dettame contemporaneo dell'intonaco bianco.

Il centro culturale disegnato da AOE è progettato con un alto grado di simbolismo e astrazione, ma anche di attenzione e qualità, secondo la migliore tradizione cinese. Un bel dettaglio, a sostegno di questa tesi, è dato dalle due vie pedonali che collegano la parte orientale del centro a quella occidentale. Raccontano a tal proposito gli architetti: "La Chinese Cultural Hall, sul lato orientale, si raggiunge percorrendo il corridoio culturale o attraverso un percorso in giada bianca cinese sopra un laghetto. Le due strade simboleggiano le due Vie della Seta tra oriente e occidente, sulla terra e sull'acqua".

Francesco Cibati

Architecture Firm: aoe
Design Period: 06.2020-09.2020
Construction Period: 09.2020-04.2021
Site Area: 17814.6 sqm
Site Coverage: 8.4%
Gross Floor Area: 1695.8 sqm
Landscaping Ratio: 66%
Building height: 13.55 m
Project location: Chengdu, China
Design Team: Ma Jianning, Fan Ruixue, Wang Ye, Chang Zhiyu, Pan Jichang, Li Xiangting, Lu Yu
Interior: Zhu Dan, Du Jing, Liu Jingyi, Xue Yawen, Liu Chen
Clients: Tianfu Investment Group Co., LTD
Pictures: Arch-exist Photography

 


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