05-01-2022

DnA Design and Architecture: Museo della poesia a Songyang

DnA_Design and Architecture Studi,

Wang Ziling,

Zhejiang, Cina,

Musei,

A Songyang, in Cina, lo studio DnA_Design and Architecture riqualifica la lapide della poetessa Zhang Yuniang, un tempo immersa nella foresta e oggi inglobata nel sistema urbano. L’occasione consente anche di progettare la sede di un museo della poesia, riattivando un angolo urbano trascurato.



DnA Design and Architecture: Museo della poesia a Songyang

Che cosa sia un luogo memoriale e che cosa significhi nella contemporaneità per un villaggio o una città che lo accoglie sono le grandi domande poste allo studio DnA Design and Architecture da parte della comunità di Songyang, in Cina. Alla luce dell’esperienza architettonica del Wang Jing Memorial Hall, dedicato allo studioso che riuscì a realizzare quella che si tramanda ancora come la prima forma di enciclopedia, Xu Tiantian, direttore di DnA Design and Architecture, è stato chiamato nuovamente nella zona di Songyang per progettare il memoriale alla poetessa Zhang Yuniang e un museo della poesia.
Questa città della provincia di Zhejiang diede i natali a Zhang Yuniang (1250-1276), ricordata come una delle più importanti personalità culturali della storia locale, nonché stimata poetessa, al punto da essere indicata, riferiscono gli architetti, come “una della quattro grandi poetesse della dinastia Song", insieme a Li Qingzhao, Zhu Shuzhen e Wu Shuji.
La storia di Songyang testimonia che, fino a pochi decenni fa, una foresta di alberi di acero proteggeva una lapide commemorativa della poetessa, ma con il progressivo sviluppo urbano quest’area fu gradualmente ridotta, gli alberi furono abbattuti e i terreni integrati nei piani edilizi. La lapide resistette insieme ad alcuni aceri in un piccolo lotto triangolare, al bivio tra due strade secondarie. Considerato alla stregua di un qualsiasi incrocio, con pochi alberi chiusi dentro un’anonima recinzione, il sito scomparve alla vista dei più.

Pochi anni fa, il Songyang County Museum decise per il suo recupero e per la riscoperta dell’opera della poetessa, valorizzando la sua tomba come simbolo dell’importanza della poesia in ambito locale. Non si trattò quindi di riqualificare soltanto le tracce del passato, ma di trasformarle in un’occasione culturale, realizzando anche un museo della poesia. Poiché fino a pochi decenni prima quel sito era una foresta, si fece strada l’idea che oggi la superficie disponibile dovesse ospitare sia un volume edilizio, che fungesse da centro espositivo, sia uno spazio aperto da destinare a giardino, corte, spazio esterno di contemplazione. La planimetria rivela un terreno di forma triangolare che converge a ovest nel punto in cui una strada ad alta percorrenza incrocia un vicolo di quartiere, mentre lambisce la cortina edilizia esistente sul fronte est, senza toccarla. Questa risultò la parte più adatta in cui edificare un nuovo fabbricato su più livelli che contenesse il museo e gli spazi collettivi. La lapide di Zhang Yuniang fu lasciata esattamente dove era in origine, indicando quindi l’area che avrebbe dovuto ospitare il giardino.

Un memoriale è un luogo di meditazione e di contemplazione, solitamente adatto a garantire la concentrazione. La scelta di conservare e riqualificare un’area verde imponeva un contatto con il piano stradale e la risoluzione della relazione con tutti i flussi veicolari.

Il rafforzamento dei confini quale scelta necessaria per la tutela del monumento e dell’ambiente “sacro” avrebbe valorizzato l’esperienza dell’isolamento contemplativo, ma avrebbe anche escluso qualsiasi rapporto tra il monumento e il quartiere che lo ospita. La nuova recinzione è stata quindi immaginata in pannelli di vetro accostati dalla differente opacità. Verso la via principale, in cui si trova l’ingresso nord e sul lato est, dove solo un passaggio pedonale separa il muro del museo dal palazzo vicino, il confine è completamente opaco e la città resta al di fuori. Al contrario a sud, dove il vicolo costeggia il giardino, la recinzione diventa quasi invisibile perché i pannelli sono di un vetro pressoché trasparente.

Secondo la planimetria quindi, superato il portone d’accesso sulla strada, il visitatore è accompagnato nella sua esplorazione alla scoperta dello spazio “sacro” da un percorso che ha come sfondo le immagini della strada e del quartiere. Una seconda parete in vetro opaco più interna guida il cammino introducendo gradualmente variazioni nella percezione spaziale. Emergendo dietro il vetro, le fronde dei vecchi aceri del sito fanno percepire un paesaggio mutevole. Mentre si abbandona la presenza dell’ambiente urbano, ci si immerge in uno più intimo e isolato, lo spazio commemorativo, dove si trovano un antico pozzo e la lapide di Zhang Yuniang al termine del cammino. Alla base dei pannelli di vetro, lastre di arenaria bianca portano incise le sue poesie come una biblioteca a cielo aperto e forniscono occasioni di sosta e meditazione.

Fa da scenografia al termine del percorso naturalistico la facciata dell’edificio museale, dove i pannelli di vetro che la compongono variano la loro trasparenza da massima al centro a minima al primo piano e all’ultimo. Nel percorso interno dal basso verso l’alto, ancora una volta, il rapporto con la città evolve e si trasforma.

Mara Corradi

Architects: Xu Tiantian / DnA_Design and Architecture http://www.designandarchitecture.net/
Location: Songyang, Lishui, Zhejiang Province (China)
Client:Songyang County Museum
Lighting Design: Zhang Xin Studio, Architecture Department of Tsinghua University
Structure System: Steel frame shear wall structure
Design:2017.09 - 2017.12
Construction:2019.02 - 2021.02
Site area:534 sqm
Building area:628.72 sqm
Photographer: Wang Ziling


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