20-07-2016

Mostra An der Oberfläche_On Surface, Museo Lehmbruck

Paolo Schianchi,

Copenaghen, Danimarca,

Porti, Gallery,

Mostra,

A Duisburg al museo Lehmbruck si indaga la superficie quale portatrice di significato nella scultura.



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Mostra An der Oberfläche_On Surface, Museo Lehmbruck A Duisburg al museo Lehmbruck si indaga la superficie quale portatrice di significato nella scultura. La mostra An der Oberfläche_On Surface è un viaggio da Rodin a De Bruyckere per capire dove ci porta la superficie di un'opera d'arte e quali idee ci mostra. 



Il Museo Lehmbruck a Duisburg, Germania, offre una collezione singolare di sculture internazionali dell'epoca moderna. L'architettura progettata nel 1964 da Manfred Lehmbruck, figlio del famoso scultore tedesco Wilhelm Lehmbruck che ha regalato il nome nonché la base della collezione a questo museo, è divisa in due volumi uniti dal cortile delle sculture che si estende verso il parco cittadino Kant Park. Nel 1987 il museo è stato ampliato con un terzo volume.



Dal 2 luglio al 23 ottobre il Lehmbruck Museum ospita una mostra dal titolo “On Surface” che indaga il significato della superficie “Dove ci porta la superficie di un'opera d'arte?”, rispondendo con un'ampia scelte di sculture dall'800 con Rodin, Medardo Rosso, Wilhelm Lehmbruck al '900 con opere di Berlinde de Bruyckere e Georg Baselitz, per citare solo alcuni degli scultori in esposizione.  





Cosa vede, cosa sente il nostro sguardo? Cosa ci racconta la superficie del processo della creazione per mano di un'artista? Quali idee porta la pelle esterna di un'opera d'arte nel nostro periodo tecnologico e cosa si nascone sotto la superficie? Domande che riportano a un altro tema di grande attualità ovvero la Webcreativity dove la superficie da reale si sposta a virtuale. Come scrive Paolo Schianchi (link) a questo proposito: “Diciamo (…) che il senso condiviso del termine (superficie) fa riferimento alla parte più esterno di un corpo o di un oggetto”. Visto che “lo spazio e il corpo (non si possono raccontare) che attraverso lo spazio e i corpi stessi” le sculture sono forse la forma più tangibile di una creatività artistica che demanda alla stessa superficie buona parte del proprio messaggio.



Perché le superfici, a secondo della loro configurazione, sono cariche di connotati diversi, sono il nostro primo punto di contatto, ci invitano a osservare, a comprendere e a interpretare. Un po' come succede quando guardiamo un post sul web, solo che al Lehmbruck Museum possiamo farci la nostra immagine in un momento fisso sulla linea del tempo, scandito dalla presenza reale delle sculture, senza perderci nell'atemporalità della superficie del web, quella in continua elaborazione.



In contemporanea con On Surface nel foyer del museo nell'ambito della serie “Sculpture 21st” è esposta l'installazione cinetica e interattiva “Rotating Labyrinth” dell'artista danese Jeppe Hein, pioniere di una nuova concezione ludica della scultura contemporanea. 

Christiane Bürklein

Mostra An der Oberfläche_On Surface
Da Rodin a De Bruyckere
La superficie come portatore di significato nella scultura
dal 2 luglio al 23 ottobre 2016
Museum Lehmbruck, Duisburg, Germania
Immagini: Medardo Rosso La Portinaia 1883 1884 Foto Dejan Saric, Jeppe Hein, “Chakra Mirror Balloons I”, 2015, Photo by Studio Jeppe Hein, Courtesy of KÖNIG GALERIE, Berlin, 303 Gallery, New York and Galleri Nicolai Wallner, Copenhagen_.jpg, Auguste Rodin, Eva, 1881, Foto Städel Museum.jpg, Julian Opie. Ann dancing in sequined dress. 2009. Continous computer animation on 52_ LCD screen. Crop. (c) Julian Opie, VG Bild-Kunst, Bonn 2016.jpg
Jeppe Hein_Rotating Labyrinth_Foto_Dejan Saric (1).jpg, Jeppe Hein_Rotating Labyrinth_Foto_Dejan Saric (2).jpg, Jeppe Hein_Rotating Labyrinth_Foto_Dejan Saric (3).jpg
Ulteriori informazioni: http://www.lehmbruckmuseum.de/

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