28-04-2022

Lissoni Casal Ribeiro The Oberoi Beach Resort - Al Zorah Ajman

Lissoni Casal Ribeiro,

Simone Bossi,

Dubai,

Hotel,

A circa 45 km da Dubai, lo studio Lissoni Casal Ribeiro ha progettato un resort che supera il concetto di hotel, al fine di offrire ai suoi ospiti l'esperienza di una comunità abitativa in dialogo con il contesto costituito da un parco naturale con lagune e mangrovie, vicino all'oceano. Il complesso fa parte di un masterplan più ampio, una piccola città per circa 40.000 residenti di cui l’Oberoi Beach Resort è la prima area completata.



Lissoni Casal Ribeiro The Oberoi Beach Resort - Al Zorah Ajman

Il nuovo resort, The Oberoi Beach Resort, progettato dallo studio Lissoni Casal Ribeiro a circa 45 km da Dubai, ad Al Zorah, fa parte di un masterplan più ampio, una piccola città per circa 40.000 residenti inserita in un parco naturale con lagune e mangrovie, vicino all'oceano. Il resort è la prima area completa del masterplan che, sviluppato da Solidere International in collaborazione con il governo di Ajman, prevede diversi alberghi, residenze di lusso, una marina, spiagge private, un campo da golf.
Il progetto realizzato dallo studio Lissoni Casal Ribeiro supera il concetto di hotel per offrire ai suoi ospiti l'esperienza di una comunità abitativa in dialogo con il contesto naturale. Il resort è composto da 113 suite, di cui 15 sono ville, 2 ristoranti, 1 centro benessere e 1 piscina. Gli architetti hanno infatti concepito tutti gli spazi come edifici diversi, ma collegati da giardini e terrazze. Il Resort è distribuito su tre macro-piattaforme parallele all'oceano che a partire dalla spiaggia sono sfalsate a gradoni, in modo che tutte le suite, piano per piano, abbiano la vista libera verso il mare. L'immagine che ricorre è quella di un'oasi nel deserto, dove gli spazi sono volutamente a scala umana e punteggiati dalla vegetazione autoctona. Il risultato è un luogo ideale che favorisce la tranquillità e il benessere fisico-mentale.
A tal scopo la circolazione all'interno del resort avviene unicamente a piedi o con le golf buggy. Gli ospiti lasciano le proprie auto nell'area di drop-off e attraverso un percorso sinuoso, protetto da pergolati di legno e con viste sui giardini circostanti, accedono alla lobby. È questo il punto di ingresso al resort ed è stato concepito per sottolineare la ritualità del passaggio. La lobby ha infatti una prevalente dimensione verticale, 9 metri di altezza, esaltata dai lunghi lampadari sospesi al soffitto. Al misticismo del luogo contribuisce l'impareggiabile vista sull'infinito dell'oceano e la luce naturale diffusa, proveniente dalle vetrate laterali a tutta altezza e filtrata dai brise-soleil di legno che circondano l'edificio.
A differenza della Lobby, che accoglie chi arriva dall'esterno, la SPA è concepita come un luogo rivolto verso l'interno ed è ispirata alle antiche medine.
L'acqua, al pari di una vera oasi del deserto, è “il cuore vibrande del resort” e svolge un doppio ruolo, collega le aree comuni e riflettendo i volumi costruiti e il cielo, diventa il trait d'union tra le architetture e il contesto. Volumi, percorsi, vegetazione e materiali scelti, tutto contribuisce un armonioso dialogo tra l'architettura e l'ambiente naturale circostante.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of Lissoni Casal Ribeiro photo by Simone Bossi
Project Name: The Oberoi Beach Resort
Location: Al Zorah, Ajman - United Arab Emirates

Architect: Lissoni & Partners www.lissoniandpartners.com
Design Team Lissoni Casal Ribeiro: Piero Lissoni with Miguel Casal Ribeiro and Monika Tyborowska,
Stefano Giussani, Alessandro Bongiorni, Sara Orru, Pino Caliandro, Samuel Lorenzi, Tania Zaneboni, Chiara Rizzarda, Carla Iurilli, Jun Ho Chen, Ettore Vincentelli, Simone Caimi, Roberto Berticelli, Pablo Gomez, Rodrigo Tellez, Mihai Denes, Ricardo Hernandez, Philip Sramek, Chiara Andreatti, Fabrizia Bazzana, Giorgio Pappas, Laura Cucchi, Sonia Mion
Project management: Mitla Morato
Rendering: Alberto Massi Mauri, Alessandro Massi Mauri
Models: Matteo Candiani, Lorenzo Volpato
Styling: Vandersandestudio
Photo: Simone Bossi


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