21-06-2023

Massimo Imparato per “Local Cultures in Global Settings”

Massimo Imparato,

Dubai,

Gres Porcellanato,

Interior Design, Evento,

Il contest internazionale “Local Cultures in Global Settings” promosso da Iris Ceramica Group e dalla sua Fondazione, e curato da UAE Modern punta a valorizzare contributi creativi che nascono nell’interazione tra espressioni identitarie e cultura universalistica. Ne abbiamo parlato con Massimo Imparato, co-fondatore con Monica Mazzolani di UAE Modern, hub culturale che in questi mesi cura la serie di eventi che accompagna il concorso.



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Massimo Imparato per “Local Cultures in Global Settings” Chi meglio di Massimo Imparato, nel 2017 co-fondatore con Monica Mazzolani di UAE Modern, a raccontare il perché della scelta di Dubai e dell’importanza dell’eredità moderna oltre a quella storica negli Emirati? Dubai è un laboratorio vivente in cui oltre duecento comunità contribuiscono a forgiare una nuova identità globalizzata e che sfida lo stereotipo di un luogo privo di contesto. Con 3,5 milioni di abitanti la più grande città degli UAE, Dubai rappresenta il luogo ideale per il contest internazionale “Local Cultures in Global Settings” nonché una grande opportunità per ripensare il rapporto tra cultura, natura e tecnologia. 
UAE Modern è un entità no-profit nato originariamente con l’intento di valorizzare le sperimentazioni interessantissime di architettura moderna avvenute tra gli anni 70 agli anni 90 negli Emirati, quando, grazie alle risorse rese disponibili grazie allo sfruttamento dei giacimenti di petrolio, e sotto la spinta di una crescita resa ancora più urgente dalla costituzione degli UAE nel 1971,  è nata la necessita‘ di dotarsi delle reti stradali e infrastrutturali, degli edifici pubblici – ministeri scuole ospedali caserme stazioni – necessari alla costituzione di uno stato moderno. In quel periodo garantire il confort degli edifici attraverso l’uso degli impianti meccanici risultava ancora costoso, e alcuni bravi progettisti avevano realizzato architetture capaci di rispondere al clima grazie all’orientamento, al disegno dell’involucro edilizio e della finestrazione. Queste realizzazioni, spesso messe in secondo piano rispetto all’architettura vernacolare, sono state capaci di rappresentare le ambizioni di una comunità che si affacciava per la prima volta sulla scena internazionale attraverso un modernismo dotato di una forte caratterizzazione locale. Nel secondo decennio del duemila, sottolinea Imparato, si registrava un atteggiamento nuovo che era il frutto di ricerche condotte all’interno di università e alla crescita della consapevolezza del ruolo della conservazione nella costruzione dell'identità nazionale, ben testimoniato nelle partecipazioni degli Emirati alla Biennale di Architettura di Venezia, che orientavano lo sguardo al proprio passato più recente in combinazione con una nuova attenzione ai valori della modernità.
“Ci eravamo resi conto che l’avanzamento della ricerca su questi temi avveniva su piani paralleli, che le linee guida sulla conservazione del moderno portate avanti dal DCT di Abu Dhabi, le ricerche sull’heritage da parte della Dubai Municipality, ed altre importanti studi condotti in università e centri di ricerca, non avevano ancora avuto opportunità per essere messi a sistema. UAE Modern ha costituito il luogo di convergenza di queste attività, dando vita al primo evento organizzato durante la Design Week del 2017,  focalizzato appunto sui temi del Modern Heritage.“ Ben presto il progetto di UAE Modern si è espanso ad abbracciare più ampiamente i temi legati alla sostenibilità quale aspetto fondamentale della conservazione, per creare opportunità di condivisione con il vasto pubblico di esperienze e progetti frutto di una cultura rigenerativa capace di dare risposte sistemiche alle sfide ambientali, sociali, climatiche, energetiche, della nutrizione. Dubai Design Week ha accompagnato l’evoluzione del progetto, confermando la vocazione degli Emirati al supporto dell’innovazione e alla necessita‘ di interrogarsi sui legami tra passato, presente e futuro. 
L’interesse di Iris Ceramica Group nell’area, dove opera con successo attraverso le aziende del gruppo, esprime la necessita‘ di comprendere come oggi la dimensione locale e quella globale possano non solo coesistere, ma generare valore e nuovi significati. Un tale approccio è nel DNA del gruppo con il suo forte radicamento nel territorio, non solo emiliano di Fiorano Modenese, ma ovunque vi sono gli altri impianti produttivi. 
Dubai, con il suo rapporto tra popolazione locale ed espatriata di uno a dieci, offre uno spaccato straordinario della sfida multiculturale che sempre più caratterizzerà il futuro degli individui, delle famiglie e delle comunità nella loro ricerca di un miglioramento delle proprie condizioni di vita.
“Local Cultures in Global Settings” fa una scommessa sulla capacità di liberare l’energia creativa che Lidewij Edelkoort ha messo al centro della propria presentazione durante il lancio del contest a Milano  durante la Design Week ad Aprile: l’emancipazione post-post-coloniale dal mainstream globale che affiora in modo spontaneo in tanti luoghi diversi attraverso nuove forme di impresa, design, architetture e mode. Le comunità, anche piccole o remote, si stanno riprendendo la loro centralità.
Il contest offre ai partecipanti la possibilità di interrogarsi, e di esprimere attraverso un pattern, il rapporto tra identità locale e contesto globale considerando, come sottolinea Imparato, che “un pattern rappresenta il palinsesto su cui costruire le trame della propria identità culturale” come riscontriamo in molte società e culture millenarie. La sfida progettuale non si rivolge necessariamente a ceramisti, ma è aperta ai grafici, architetti, designer e a tutti i creativi che si vogliono misurare con una delle grandi questioni del nostro tempo proponendo soluzioni che creino nuovi significati grazie alla interazione tra valori e contenuti tecnici. Il risultato del concorso diventerà una lastra tangibile, il pattern del nostro futuro.
Le iscrizioni al contest sono aperte fino al 31 luglio 2023. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito dedicato.

Christiane Bürklein

https://prize.irisceramicagroup.com/

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