29-01-2020

Mostra THE PLAYGROUND PROJECT. Architecture for Children al DAM, Francoforte

Moritz Bernoully,

Francoforte sul Meno,

Mostre, Parco giochi,

Evento, Mostra,

Il DAM, Deutsches Architekturmuseum di Francoforte con la mostra The Playground Project. Architecture for Children indaga la storia dei parchi gioco, piccoli ma importanti elementi della città in cui si possono osservare importanti cambiamenti sociali.



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Mostra THE PLAYGROUND PROJECT. Architecture for Children al DAM, Francoforte Mentre tutti sappiamo cos'è un parco giochi, sono pochi a conoscerne la storia movimentata, quale simbolo di idee sull'educazione e sull'infanzia, nonché sull'importanza della creatività e del controllo, ma anche sul ruolo dell'architettura, dello spazio pubblico e dell'arte.
Per un tale motivo THE PLAYGROUND PROJECT, presso il DAM, guarda alla storia dei parchi giochi che tra il 1950 e il 1980 sono stati un laboratorio creativo. Nelle città delle nazioni industrializzate sono emersi infatti progetti innovativi, folli ed entusiasmanti: architetti paesaggisti, artisti, attivisti e cittadini volevano fornire ai bambini il miglior parco giochi e allo stesso tempo ripensare la comunità e la città. Partendo dai pionieri dei nuovi concetti di parco giochi della prima metà del XX secolo, The Playground Project rende tangibile la ricchezza di questo periodo esponendo immagini, modelli, piani, libri e numerosi film, ma anche attraverso la possibilità, all’interno della mostra, di giocare, scivolare e nascondersi.
La mostra è articolata su quattro momenti culminanti della storia del parco giochi, dagli inizi quando a fine ‘800 i riformatori sociali tolsero i bambini dalle strade delle città industriali per portarli in luoghi riparati, separati, che allestivano con attrezzi da ginnastica in tubo d'acciaio e legno. Ma sarà solo quando nel ‘900, con l’emergente psicologia infantile, che l’attenzione si sposterà sulla creatività, cambiandone anche il concetto, in virtù della pianificazione urbana, specialmente in Scandinavia e Olanda. Nel 1943 viene creato il primo parco giochi d'avventura in Danimarca, nel 1949 viene allestita la prima scultura astratta ludica in un parco pubblico di Stoccolma e in Olanda il giovane Aldo van Eyck reinventa il parco giochi. In questo modo architetti, paesaggisti, artisti e attivisti scoprono il parco giochi come un laboratorio. Si passa così al secondo dopoguerra, compresi i movimenti di protesta della fine degli anni Sessanta, quando anche i gruppi di cittadini iniziano a interferire nella pianificazione urbana e dei parchi giochi, i quali iniziano ad assumere anche una dimensione politica. Di conseguenza, specialmente in Germania, nascevano nuovi ambienti gioco per bambini autogestiti.
Con gli anni Ottanta e il declino delle utopie sociali e politiche pure i parchi gioco perdono importanza e fascino, in quanto il bambino viene sempre più percepito come un consumatore e, di conseguenza, l'infanzia viene a sua volta regolata, mentre il parco giochi diventa uno spazio normato e controllato. Questi standard limitarono la libertà creativa anche dei progettisti, facendo crescere i cosiddetti parchi giochi naturali.
Ora, dopo anni di stagnazione, qualcosa si sta nuovamente muovendo, grazie a giovani architetti, come ad esempio i 100architect (link). Liberi dall'ideologia, mettono in gioco soluzioni pragmatiche, in grado di rispondere a domande che riguardano il placemaking e la creazione della comunità in città sempre più dense.
La mostra presenta inoltre le diverse tipologie di parchi gioco con l'ampia possibilità, per i visitatori piccoli e grandi, di scoprire il parco giochi di ieri e immaginare quello di domani.
The Playground Project è curata da Gabriela Burkhalter per la Kunsthalle Zürich,nonché aggiornata e completata per l'esposizione presso il Deutsches Architekturmuseum.

Christiane Bürklein

Mostra The Playground Project. Architecture for Children
dal 9 novembre 2019 al 21 giugno 2020
curato da Gabriela Burkhalter per la Kunsthalle Zürich e aggiornato e completato per il Deutsches Architekturmuseum
DAM, Francoforte.
Ulteriori informazioni: https://dam-online.de/
Immagini: Moritz Bernoully

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