03-07-2019

Tate Britain mostra The Asset Strippers di Mike Nelson

Mike Nelson,

Matt Greenwood,

Londra,

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Un’installazione porta un mondo passato nelle Duveen Galleries della Tate Britain.



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Tate Britain mostra The Asset Strippers di Mike Nelson Un’installazione porta un mondo passato nelle Duveen Galleries della Tate Britain. The Asset Strippers è stata realizzata dall’artista Mike Nelson per la dodicesima edizione della Tate Britain Commission, sostenuta da Sotheby’s. Un’opera che valorizza il grande spazio espositivo e regala uno sguardo sulla storia culturale e sociale della Gran Bretagna del dopoguerra.


Uno spazio museale che ospita testimoni del passato recente. Non sculture o opere d’arte, nel senso tradizionale della parola, ma qualcosa di più particolare. La mostra The Asset Strippers, dell’artista britannico Mike Nelson presso le Duveen Galleries della Tate Britain, parte da una ricerca tra le aste online di liquidatori aziendali e cantieri di recupero, allo scopo di accumulare una collezione di oggetti indicatori del declino dell'industria britannica, delle infrastrutture e dello stato sociale. 
Mike Nelson è noto soprattutto per le sue installazioni fittizie, labirinti nei quali il visitatore è incerto su come finirà la storia. Due volte selezionato per il premio Turner, ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia 2011.
The Asset Strippers (per asset stripping si intende l'acquisto di un'azienda e la sua vendita in pezzi) presenta i resti di un'epoca passata, simile agli antichi manufatti esposti nei musei. In questo caso ad esempio macchine da maglieria di fabbriche tessili, note a coloro che sono cresciuti nelle East Midlands, pali del telegrafo abbattuti come alberi o altri macchinari eretti a pietre miliari della storia. 
Nelson però non si ferma alla mera esposizione di congegni industriali testimoni del passato, ma continua a trasformare l'intero locale delle Duveen Galleries (aperte nel 1937 come una delle prime gallerie di scultura appositamente costruite in Inghilterra), trasformandole nelle quinte di un excursus artistico che mostra i resti del dopoguerra per quello che oramai sono: ricordi di un passato irrecuperabile, tasselli della storia sociale e politica recente della Gran Bretagna. 
Da sempre non solo artista, ma anche abile artigiano, qui racchiude le reliquie di molte istituzioni britanniche del dopoguerra con un impeccabile ingegno. Ad esempio le porte a battente con finestre a oblò che si attraversano per entrare, provengono da un vecchio ospedale londinese, i pannelli di sicurezza in acciaio, che sbarravano l’accesso a un complesso residenziale inagibile, sono diventati elementi allestitivi, mentre le pareti divisorie della mostra sono state costruite con legno proveniente da una caserma smantellata.
Insomma Mike Nelson in questa installazione copre un periodo di 80 anni, con particolare riferimento alla data di incoronazione del re George IV, evento del quale troviamo le lastre commemorative. Il tutto esposto attraverso ciò che ne è rimasto, sapientemente elaborato e dove ogni elemento è una scultura a se stante con la sua storia da raccontare.
Una visita a The Asset Strippers alle Duveen Galleries della Tate Britain è sicuramente un must per tutti gli amanti dell’archeologia industriale e della storia recente, nonché un inno nostalgico alla bellezza dei manufatti industriali in genere, qui rivisti in chiave creativa.

Christiane Bürklein

Mike Nelson. The Asset Strippers
a cura di Clarrie Wallis, Senior Curator of Contemporary British Art, Tate, e Elsa Coustou, Curator of Contemporary British Art
dal 18 marzo al 6 ottobre 2019
Aperto tutti i giorni 10.00 - 18.00
Tate Britain, Duveen Galleries
Supportati da Sotheby's con il supporto aggiuntivo di AGC Equity Partners e il supporto logistico di Tuplin Fine Art.
Immagini: Tate (Matt Greenwood)
Ulteriori informazioni: https://www.tate.org.uk/whats-on/tate-britain/exhibition/mike-nelson

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