01-05-2020
Yongjiang Experimental School a Jiangbei di DC Alliance
Gao Pan, Xia Zhi, Xing Zhi Ying Xiang,
Jiangbei, Ningbo, China,
- Blog
- Architettura Sostenibile
- Yongjiang Experimental School a Jiangbei di DC Alliance
Lo scopo dell'educazione scolastica non è solo quello di insegnare agli studenti la conoscenza, ma anche stimolare il loro interesse per l'apprendimento e farli divertire. Pertanto, lo spazio per l’insegnamento pensato solo in funzione dell'educazione tradizionale non è più in grado di soddisfare le esigenze contemporanee. Infatti, ora si è più propensi a realizzare luoghi educativi integrati, ponendo l’accento sull'integrazione delle discipline come, ad esempio, l'ecologia e l’esperienza diretta. Sulla base di un tale pensiero, gli architetti dello studio DC Alliance hanno progettato la nuova Yongjiang Experimental School a Jiangbei, Ningbo, situata nella provincia Zhejiang nelle Cina orientale, partendo dall’idea di “Piacere”. Un concetto che hanno declinato in due modi: come senso di appartenenza allo spazio e quale massima condivisione delle risorse didattiche, espandendo lo spazio delle attività del campus. Idee che sono sfociate, quale fulcro dell’intervento, nella realizzazione del grande cortile scolastico.
Per capire questo intervento va però segnalato che DC Alliance ha adottato il metodo progettuale Courtyard Mode, ovvero disporre gli edifici lungo il confine del sito, allo scopo di ottenere un cortile con la massima superficie pubblica e poi suddividerlo in parti più piccole. Allora questo, non funge semplicemente da grande spazio aperto, delimitato dai volumi architettonici per le diverse funzioni, ma quale piacevole luogo di apprendimento. Ovviamente per un sistema scolastico ibrido che offre diversi piccoli cortili a tema. Una soluzione che risolve pure i problemi creati da un unico grande spazio aperto, in quanto, grazie alla sovrapposizione di livelli e la suddivisione dovuta alla disposizione degli edifici, viene riportato alla scala umana. Ed è così che i ragazzi vi si possono facilmente orientare senza agorafobia.
Per quanto riguarda gli edifici si dispongono, appunto, attorno al cortile, aprendosi su quattro lati: gli ingressi principali, per le classi inferiori e superiori a nord e sud, mentre gli ingressi ausiliari e la palestra si trovano, rispettivamente, sui lati est e ovest. Aperture che favoriscono un dialogo, seppure protetto, con il contesto urbano. Inoltre, è interessante la scelta fatta dallo studio di architettura in merito al design della facciata, ispirata al gioco origami. Non a caso è trattata come un "nastro di carta" che viene ruotato e impilato, al fine di distinguere l'interno e l'esterno attraverso i diversi colori, dando vita cosi a un effetto di piegatura.
In fine, per la Yongjiang Experimental School DC Alliance ha adottato una serie di soluzioni sostenibili come i sistemi di generazione dell’energia solare, sistemi di riciclaggio dell'acqua piovana, sistemi di inverdimento dei tetti e il terreno è reso permeabile all'acqua. Allo stesso tempo, i materiali isolanti, selezionati per le pareti esterne dell'edificio, i pavimenti sopraelevati e i tetti, aiutano ulteriormente a ridurre il fabbisogno energetico.
In questo modo la nuova scuola è un esempio virtuoso pensato per le nuove generazioni. E lo ha fatto passando dai nuovi metodi di insegnamento e di studio alla protezione ambientale, un aspetto fondamentale del progetto atto a garantire il futuro ai nostri figli.
Christiane Bürklein
Architecture: DC Alliance (www.dccd.com.cn)
Design Team: Dong Yi, Gao Pan, He Weiwei, Zhang Jia, Xiao Rong, Hou Jiawei
Location: Jiangbei, Ningbo, China
Year: 2018
Photographs: Xia Zhi, Xing Zhi Ying Xiang, Gao Pan
Per capire questo intervento va però segnalato che DC Alliance ha adottato il metodo progettuale Courtyard Mode, ovvero disporre gli edifici lungo il confine del sito, allo scopo di ottenere un cortile con la massima superficie pubblica e poi suddividerlo in parti più piccole. Allora questo, non funge semplicemente da grande spazio aperto, delimitato dai volumi architettonici per le diverse funzioni, ma quale piacevole luogo di apprendimento. Ovviamente per un sistema scolastico ibrido che offre diversi piccoli cortili a tema. Una soluzione che risolve pure i problemi creati da un unico grande spazio aperto, in quanto, grazie alla sovrapposizione di livelli e la suddivisione dovuta alla disposizione degli edifici, viene riportato alla scala umana. Ed è così che i ragazzi vi si possono facilmente orientare senza agorafobia.
Per quanto riguarda gli edifici si dispongono, appunto, attorno al cortile, aprendosi su quattro lati: gli ingressi principali, per le classi inferiori e superiori a nord e sud, mentre gli ingressi ausiliari e la palestra si trovano, rispettivamente, sui lati est e ovest. Aperture che favoriscono un dialogo, seppure protetto, con il contesto urbano. Inoltre, è interessante la scelta fatta dallo studio di architettura in merito al design della facciata, ispirata al gioco origami. Non a caso è trattata come un "nastro di carta" che viene ruotato e impilato, al fine di distinguere l'interno e l'esterno attraverso i diversi colori, dando vita cosi a un effetto di piegatura.
In fine, per la Yongjiang Experimental School DC Alliance ha adottato una serie di soluzioni sostenibili come i sistemi di generazione dell’energia solare, sistemi di riciclaggio dell'acqua piovana, sistemi di inverdimento dei tetti e il terreno è reso permeabile all'acqua. Allo stesso tempo, i materiali isolanti, selezionati per le pareti esterne dell'edificio, i pavimenti sopraelevati e i tetti, aiutano ulteriormente a ridurre il fabbisogno energetico.
In questo modo la nuova scuola è un esempio virtuoso pensato per le nuove generazioni. E lo ha fatto passando dai nuovi metodi di insegnamento e di studio alla protezione ambientale, un aspetto fondamentale del progetto atto a garantire il futuro ai nostri figli.
Christiane Bürklein
Architecture: DC Alliance (www.dccd.com.cn)
Design Team: Dong Yi, Gao Pan, He Weiwei, Zhang Jia, Xiao Rong, Hou Jiawei
Location: Jiangbei, Ningbo, China
Year: 2018
Photographs: Xia Zhi, Xing Zhi Ying Xiang, Gao Pan