Dall'8 aprile al 29 agosto il Design Museum di Londra ospiterà una mostra intitolata "Football: Designing the Beautiful Game". Si tratta della più grande mostra realizzata sul tema che vuole omaggiare lo sport più popolare del mondo, rivelando come la creatività abbia spinto questo gioco fino ai suoi estremi tecnici, emotivi ed economici.
Non è un caso che l’artista statunitense, premiata con il Leone d’Oro alla 59° Biennale di Venezia, realizzi tutte le sue opere in grès e argilla, inclusi i modelli per le fusioni in bronzo. La sua fonte d’ispirazione primaria è il corpo delle donne nere, tradotto in un universo figurativo di sculture e installazioni a cui è dedicato per intero il Padiglione degli Stati Uniti.
L’artista che ha restituito identità e colore alle lettere dell’alfabeto ha inaugurato la mostra Olivettype a Ivrea, con un corpus di trentasei opere, molte delle quali inedite, e una colorata tastiera qwerty a grandezza d’uomo. La cornice è quella monumentale del Palazzo Uffici Olivetti di Ivrea, edificio del 1964 che fa parte del complesso industriale patrimonio Unesco.
Una mostra a Piacenza esamina la figura di Gustav Klimt immersa nel suo tempo, i legami culturali e l’impronta lasciata dal grande artista, primo presidente della Secessione fondata a Vienna nel 1897. Innumerevoli le ricadute del movimento sulle arti applicate, di cui sono esposte alcune notevoli testimonianze.
Con il titolo Quiet as It's Kept la Whitney Biennial 2022 espone un gruppo intergenerazionale e interdisciplinare di sessantatré artisti e collettivi, le cui opere dinamiche riflettono sfide, complessità e possibilità dell'esperienza artistica americana contemporanea. Il tutto dal 6 aprile al 5 settembre presso il Whitney Museum of American Art, progettato dall'architetto Renzo Piano e situato tra la High Line e il fiume Hudson a New York.
A Roma, presso il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, è in corso la settima edizione del ciclo di mostre Nature. Protagonista del nuovo appuntamento è l’architetto Mario Botta che per l’occasione ha progettato un'installazione site specific evocativa delle forme, della materia e dell’essenza delle sue stesse architetture.
Amato/odiato, la plastica è un materiale rivoluzionario, consumistico e profondamente controverso. La mostra inaugurata a fine marzo e curata da Vitra Design Museum, V&A Dundee e maat Lisbona, ne racconta la storia a 360°, partendo dalla grande diffusione e ascesa del XX secolo, ai progetti pop e colorati contemporanei, passando alle problematiche connesse all'impatto ambientale, fino ad arrivare alle soluzioni d'avanguardia per un uso più sostenibile e alle bioplastiche prodotte con alghe e micelio.
Dal 1° aprile sono visibili nel giardino della Triennale Milano, intitolato a Giancarlo De Carlo, due nuove installazioni progettate da due importanti maestri dell'architettura, diventate recentemente parte della collezione permanente dell'istituzione milanese. Si tratta di Meuble Plus, il progetto per i rifugiati ideato da Yona Friedman e Grande Milano, la sedia in scala 7:1 progettata dall'architetto italiano Aldo Rossi.
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